Il neo allenatore si presenta. Oggi alle 15 match contro la Campese
LUCIANO PARODI
Una sconfitta in una partita combattuta a Carcare per 2-1 e una vittoria, la prima, tanto attesa, nel campionato di Promozione contro il New Bragno.
Si è presentato così il neo mister catapultato dalla juniores Luca Fiorio che coadiuvato dal direttore sportivo Antonio Marotta e dal massaggiatore Federico Armellino, sta guidando la prima squadra del Quiliano&Valleggia dopo l’esonero dello storico allenatore della vittoria del campionato, bandiera biancorossa Enrico “Chicco” Ferraro.
Mister, com’è stato il primo impatto con la squadra in queste prime settimane di lavoro? Si aspettava questa scelta della società?
“È stata una sorpresa, nulla poteva far pensare a questa scelta. La societa ha deciso cosi e mi sono fatto trovare pronto. Siamo una triade, una commissione dove sia Armellino che il direttore Marotta conoscendo la squadra bene da anni mi stanno dando una grossa mano. È un’opportunita stimolante ma faticosa anche perchè continuerò ad allenare la Juniores, ma stiamo cercando di dare una iniezione di fiducia, dare un cambiamento mentale perchè le sconfitte avevano buttato giù il morale”.
Raccogliendo un testimone più che importante visto il curriculum per Quiliano del suo predecessore.
“Quello che rappresentava Ferraro lo conosciamo tutti, la società ha fatto una scelta pensandoci molto bene. Massima stima per lui e le partite già prima della decisione avevano già fatto intravvedere segnali importanti”.
Oggi alle 15.00 trasferta contro la Campese. Siete appaiati all’ultimo posto a 4 punti e i punti inizieranno a pesare.
“Siamo all’inizio potrà non essere uno scontro salvezza a livello mentale, però sarà importante fare risultato per il morale e non rimanere staccati”.
Lei aveva e continuerà ad avere a che fare con i giovani con la Juniores ma anche la rosa della prima squadra è composta da giovanissimi.
“Credo sia giusto al di la dell’obbligo delle quote lanciare giovani del 2004 e del 2005. Ha esordito domenica scorsa ad esempio un ragazzo che è con me in Juniores Scancarelli e ha dato il suo apporto. Vorrei poter dare una nuova linfa conoscendo bene i ragazzi che alleno nel solco già lanciato prima”.
Come si è approcciato invece con il gruppo dei “veterani”?
Poteva non essere semplice perchè sono giocatori di esperienza, ma io sono entrato in punta di piedi, sono andato lì non per insegnare niente a nessuno. Ho puntato sull’aspetto mentale. C’è grande disponibilità sia da parte mia che da parte loro”.
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