Il Quiliano Volley punta al rilancio soprattutto con il Minivolley. Il Direttore Tecnico Marco Rolando indica la strategia: più atleti, sostegno alle famiglie e alle giocatrici in difficoltà anche economica e poi pensare al gioco come ad un’arte. E intanto lancia un messaggio tecnico agli appassionati.
SABRINA ROSSI
COVID-19, come sta procedendo la ripartenza?
“Questa situazione è molto delicata. Il volley è ancora fermo sia a livello di allenamenti, sia di campionati. La stagione è ormai terminata e riprenderà una nuova stagione tra metà ottobre e metà novembre. Questa emergenza del COVID-19 ha messo a dura prova l’economia delle Società che era già un poco precaria in Liguria per via di un decremento turistico, perciò anche lo sport basato su associazioni dilettantistiche ne ha risentito. E’ stato un colpo di grazia su un sistema già debole di per sé. La ripresa ci sarà grazie al nostro entusiasmo, dei Comitati FIPAV, del CONI che sta facendo di tutto a livello nazionale per trovare una soluzione anche per gli stessi sponsor che sostengono le associazioni, ma in generale per tutti gli sport. Andasse a buon fine, sarebbe un ottimo rimedio per risollevare il mondo dello sport”.
Su quale settore pensate di puntare per un’efficace ripresa?
“Noi cercheremo di portare avanti tutto ciò che abbiamo in programma, ma dovremo orientarci moltissimo verso un aumento del numero delle nostre atlete. Vorremo, facendo un discorso costante e proiettato nel futuro, curare di più il settore Minivolley. Crediamo che la pallavolo sia uno sport bello, essenziale e completo soprattutto se consideriamo lo sport di squadra che rappresenta. Abbiamo la fortuna di avere ottimi allenatori, non solo a livello tecnico, ma anche dal punto di vista umano, educativo e secondo me fanno la differenza. Siamo un team giovane e competente e siamo convinti di riuscire a riavviare in maniera ottimale il Quiliano Volley”.
Il Volley è un grande sport di squadra, di condivisione. Cosa rappresenta per voi?
“Rappresenta prima di tutto un percorso educativo per i nostri figli, perché tutti noi abbiamo dei figli che ne fanno parte. Dal nostro punto vista è un cammino educativo che consiglieremo a tutti i ragazzi, perché essendo uno sport di squadra è molto completo. Non prepara l’atleta solo a livello sportivo, ma anche ad affrontare i reali problemi della vita, educando la persona ad essere più indipendente e più capace ad affrontare la vita stessa”.
Cos’è il servizio nel Volley? E’ solo un’azione fisica, di attacco o rappresenta anche un legame tra corpo e mente?
“La pallavolo è una combinazione chimica tra il corpo e la mente. Oltre ad essere uno sport è proprio un’arte. Un po’ come le arti marziali che raggruppano un insieme di dottrine sviluppando poi una disciplina meravigliosa, come il Karate, il Judo. Il Volley è anche questo”.
Pandemia, dolore, difficoltà economiche. Quale messaggio vorreste dare a tutte quelle famiglie che hanno affrontato e stanno tuttora affrontando serie difficoltà in questo periodo?
“Il messaggio che vogliamo trasmettere a tutte le famiglie, sia quelle più fortunate sia quelle meno, è quello di non scoraggiarsi. Se ci fosse un’impossibilità economica di poter iscrivere il proprio figlio o la propria figlia ad un’attività sportiva, una soluzione esiste. Nel nostro caso come Quiliano Volley, andremo incontro il più possibile alle famiglie in difficoltà per sostenerle ed aiutarle. Lo sport è vita, è fondamentale e desideriamo sia garantito a tutti. Noi siamo pronti per ripartire, con più energia di prima”.
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