Si resiste e si va avanti, nella speranza di tempi migliori.Antony Miele, direttore tecnico generale e responsabile di tutti gli allenatori del Quiliano Volley, non si lascia scoraggiare, anzi. Con l’aiuto del suo staff, si impegna al massimo per garantire attività e allenamenti in piena sicurezza.
SABRINA ROSSI
In questi giorni difficili per lo sport come state affrontando la situazione?
“La situazione è abbastanza stabile. Si possono allenare solo i gruppi giovanili di interesse nazionale, quindi Under 15, Under 17 e Under 19. Il gruppo Minivolley e la Serie D, invece, sono ferme. Alcune ragazze che giocano in Serie D si stanno allenando, perché sono anche in Under invece le più grandi non possono allenarsi”.
Sono previsti degli allenamenti da casa per le atlete che sono ferme?
“Le ragazze maggiorenni ferme sono circa metà squadra. Alcune stanno facendo esercizi da casa, altre stanno facendo Beach Volley visto che come attività è consentita. Certo è che dare un programma senza sapere quando si riaprirà e con quali modalità rende il tutto più complicato, tenendo anche conto che ci sono ragazze che in casa non riescono ad allenarsi in modo adeguato per mancanza di spazi”.
Distanziamento, sicurezza, normative. Come sono organizzati gli allenamenti in palestra?
“Gli allenamenti in palestra avvengono quasi normalmente e in sicurezza. All’ingresso le atlete si disinfettano le mani, si cambiano distanziate e a gruppi negli spogliatoi, ma anche durante gli allenamenti si rispetta la distanza. Gli esercizi avvengono sia in forma individuale, sia con la palla. Ogni fine allenamento, sanifichiamo la palestra con un nuovo macchinario che abbiamo acquistato in modo scrupoloso. Diciamo che è un po’ complicata come procedura oltre che lunga, ma lo facciamo con passione. L’importante è che le ragazze possano allenarsi”.
Stop dei campionati, come hanno preso le ragazze questa decisione?
“Vivono con la speranza, come ci ha comunicato la Federazione, che a gennaio si potranno riprendere i campionati. Questo è un po’ di stimolo per le ragazze per dare il massimo. L’impegno e la costanza sono importanti anche per avere poi un valido confronto con le altre squadre. E’ bello tenere viva questa speranza, altrimenti l’agonismo e la competizione potrebbero iniziare a scemare”.
Sofferenza, morte, senso di vuoto. Oltre all’allenamento fisico, è previsto anche un supporto emotivo per le atlete?
“Fortunatamente tanti genitori delle atlete sono anche dirigenti, quindi loro stessi fanno da supporto. Sono abbastanza fortunate perché possono fare sport e questo per loro è già una valvola di sfogo. Questo è molto importante. Il problema vero si porrebbe se venisse chiusa anche la palestra, a quel punto la situazione sarebbe molto più pesante”.
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