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ALBICOCCA DI VALLEGGIA: INSETTI UTILI E PARASSITI

Insetti buoni e insetti parassiti. Alcuni piccoli animali sono indicatori ambientali e con la loro presenza possiamo capire molto dello stato di salute della pianta di albicocca. Prosegue il viaggio alla scoperta dell’albicocca di Valleggia con Giovanni Minuto, direttore del Centro di Sperimentazione ed Assistenza Agricola Arianna Codato «Sugli alberi di albicocche si possono trovare […]

Insetti buoni e insetti parassiti. Alcuni piccoli animali sono indicatori ambientali e con la loro presenza possiamo capire molto dello stato di salute della pianta di albicocca.

Prosegue il viaggio alla scoperta dell’albicocca di Valleggia con Giovanni Minuto, direttore del Centro di Sperimentazione ed Assistenza Agricola

Arianna Codato

«Sugli alberi di albicocche si possono trovare molti insetti diversi alcuni ospiti graditi e altri meno – racconta Giovanni Minuto – come ad esempio le coccinelle che sono ospiti graditi. Nella loro forma larvale sono carnivore e nella loro dieta ci sono i pidocchi delle piante, riescono a consumare anche più di 25 afidi al giorno e sono quindi usate come mezzo di lotta biologica. Le coccinelle sono inoltre indicatori ambientali, la loro presenza è indice di basso utilizzo di mezzi chimici e insetticidi il cui uso e risultato ricade non solo sui parassiti che si vogliono eliminare ma ancora di più sugli insetti “buoni” e per questo è raro vederle in certi impianti industriali».

Anche le formiche non sono assolutamente parassiti, si nutrono delle emissioni zuccherini degli afidi. Avvisano con la loro presenza della presenza di parassiti da cercare e trattare.

«Gli afidi invece pungono la vegetazione provocando come segnale l’accartocciamento delle foglie – spiega Minuto – Ma un altro problema che si può presentare sulle piante e colpisce soprattutto in periodi umidi è il fungo monilia. Si insinua nei rametti e la porzione che si trova sopra alla zona colpita secca. Purtroppo la monilia colpisce prevalentemente in primavera e la difesa deve essere fatta con mezzi chimici concessi anche in agricolture bio, come il rame, ma soprattutto con una buona potatura autunnale o primaverile, comunque nel momento in cui si avvisano i primi segnali. I rami malati recessi vanno bruciati o interrati».

Giovanni Minuto
Giovanni Minuto Direttore del Cersaa

Giovanni Minuto agronomo, è un esperto che può vantare nel suo curriculum interventi di portata europea, direttore del CeRSAA, il Centro di Ricerca, Sperimentazione e Assistenza Agricola fondato ad Albenga dalla Camera di Commercio di Savona, nonché rappresentante del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Agronomi.

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