La scommessa dei coniugi Stefano e Desirèe dell’azienda La Piuma di Vado Ligure, tra difficoltà e speranze
ANDREA OLIVERI
Desirèe Doljak è la moglie di Stefano Bosano e insieme hanno dato vita alla loro azienda agricola di Vado Ligure La Piuma, tramite la quale da circa otto anni si occupano di apicoltura. Fino ad ora, visto che negli ultimi tempi hanno deciso di espandere la loro attività anche in altri settori. E l’albicocca di Valleggia è la new entry: “Vogliamo specializzarci proprio su questo prodotto perché siamo certi della sua bontà e della richiesta che ha sul mercato – afferma Desirèe, accompagnata dal sorriso complice della figlioletta Margherita – un tempo se ne producevano molte, oggi non è più così a causa della chiusura di molti impianti”.
Una scelta, la loro, decisa e motivata per incrementare l’offerta del prelibato frutto valleggino sul territorio. Ovviamente non mancano le difficoltà e sono molte quelle da mettere in conto.
“Il nostro è un lavoro che dipende da tanti fattori su cui non abbiamo alcun potere, come tempo e clima – precisa – Il rischio di una grandinata o la comparsa di qualche insetto dannoso c’è sempre, comunque siamo convinti di aver fatto una buona scelta sia in termini di prodotto che di qualità della vita”.
Dunque un investimento sicuro, quello sull’albicocca: “Si pensi che nonostante i nostri alberi siano ancora piccoli e che questo sarà il nostro primo anno di produzione, sappiamo già da ora che quello che raccoglieremo non basterà ad accontentare tutte le richieste che abbiamo” precisa Desirèe Doljak .
A riguardo, i coniugi Bosano prevedono che in futuro l’albicocca possa rendere loro anche di più di quanto non facciano api e miele: “Il futuro io lo vedo pieno di piante in fiore sul nostro campo – il vasto albicoccheto che curano da tre anni a Legino – con alberi che cresceranno sempre di più” si augura.
Coraggio è comunque la parola d’ordine per Desirèe, la stessa che sfoggia in grandi caratteri sulla maglietta: “Se negli ultimi anni molte persone hanno deciso di non lavorare più nell’agricoltura, noi siamo in contro tendenza, abbiamo fatto il percorso inverso e dall’ufficio siamo tornati alla terra”.
In direzione ostinata e contraria. E per ora vincente.
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