I volti, i protagonisti della “Masterclass” di domenica 12 novembre in occasione della manifestazione “Granaccia e Rossi di Liguria”.
ALESSIO DE LUCA
Una lezione, un viaggio tra le migliori etichette e i vini rossi dell’Alta Liguria.
Ma sempre con un approccio a una visione d’insieme, da Levante a Ponente, da Ponente a Levante.
Ad aprire le danze della Masterclass, di domenica 12 novembre, è stato Paolo Massobrio, giornalista che da oltre trent’anni si occupa di enogastronomia.
“Questa Masterclass fornisce un messaggio molto importante, ovvero la centralità dell’abbinamento vini e cucina dell’Entroterra Ligure. Una lezione che può arricchire le carte dei ristoranti liguri, ma non solo. Anche all’ultimo Vinitaly ho riscontrato un grande interesse rispetto alla qualità che hanno raggiunto questi produttori.”
Queste le sue parole ai nostri microfoni, che dimostrano quanto la Granaccia di Quiliano, il Rossese di Dolceacqua, l’Ormeasco di Pornassio abbiano varcato da tempo i confini delle Province di Savona e Imperia per raggiungere nuove mete nazionali e transnazionali.
Ma il vino oggi significa anche oggi riconoscibilità, conoscenza, marchio e chi meglio di Jacopo Fanciulli poteva introdurre questi elementi.
Jacopo Fanciulli, Italian Wine Ambassador e project Manager della Vinitaly International Academy, esperto di comunicazione e marketing promozione vitivinicola ha raccontato ai nostri microfoni l’essenza della “Masterclass”:
“È stata una chiacchierata didattica piuttosto che una lezione sui vini rossi liguri. Abbiamo svolto una selezione da Levante a Ponente di sei vini, in modo da rappresentare tutte le uve e tipologie che possiamo trovare.”
Grande soddisfazione per la buona riuscita della lezione e di tutta la manifestazione per Massimo Enrico, presidente di Vite in Riviera, organizzatrice dell’evento.
“Questa manifestazione si è ritagliata negli anni uno spazio molto importante nel panorama vitivinicolo ligure. Abbiamo cercato di rappresentare il meglio che il comparto vinicolo ligure possa offrire.”
Una grande festa che è proseguita nel pomeriggio, con oltre 22 etichette che hanno fatto assaggiare le loro produzioni al pubblico.
Perché si sa la Liguria è terra di bianchi, ma anche i rossi oggi si difendono molto bene.
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