L’azienda agricola “Viarzo” sperimenta per la prima volta una versione rosata della Granaccia, più precisamente “gris”
MARCO OLIVERI
Una Granaccia dal colore molto chiaro, più precisamente grigio, “gris”, per gli addetti ai lavori. Questa, la sperimentazione proposta quest’anno dall’azienda agricola “Viarzo”, specializzata nella produzione del vino rosso tipico di Quiliano, sulle alture della città.
Una versione rosata della Granaccia ottenuta semplicemente lasciando per pochissimo tempo il contenuto dell’uva nelle bucce durante la vendemmia, tempi dai quali dipende la colorazione del vino: «Ci pensavamo già da un po’ di tempo, perché in molti ce lo hanno chiesto, così ci abbiamo provato, benché altre aziende lo producono già, per noi è una novità – racconta Elena Tavella, referente dell’azienda agricola “Viarzo” insieme al compagno Giuseppe Parenti – la nostra Granaccia varia tra i 13 e i 14 gradi di temperatura e fa parte dei vini che, nel periodo estivo, si bevono meno frequentemente, mentre invece un rosè fresco si può bere d’aperitivo in più situazioni».
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