Telefono Amico parte con un corso di formazione gratuito per chi vuole diventare volontario, capace di rispondere alle richieste di aiuto che, in fase di pandemia, sono diventate incalzanti.
Prima di farlo, chiama. Prima di farti inghiottire dalla disperazione, telefona. Ma se te la senti di alzare il telefono vuol dire che vuoi comunque rifuggire l’isolamento, passo precedente ad una scelta fatale. Significa che vuoi essere ascoltato ed ascoltare. Dall’altra parte del filo, un volontario. Che dà la sua disponibilità di ascolto per tre o quattro ore di seguito, per almeno tre volte al mese.
DONATA BONOMETTI
Nonostante la specificità non comune di questo servizio, “Telefono amico” resiste. Davanti all’onda d’urto di una richiesta d’aiuto sempre piu incalzante, dovuta in questi mesi all’aumento esponenziale dei problemi dell’umore dovuti al covid, questa associazione di volontariato, per non lasciare vuoti pericolosi, ha messo in rete i vari centri italiani. Nonostante ciò il 30 per cento di chi chiama “trova occupato” e quindi il suo bisogno d’aiuto resta silenzioso, non viene raccolto.
Telefono Amico è nato in Inghilterra negli anni ’50 per offrire un interlocutore anonimo, disponibile tutte le ore del giorno, a chi fosse intenzionato a dar fine alla propria vita. Le telefonate che arrivarono furono subito tante e non solo di aspiranti suicidi. S.O.S. Voce Amica Genova ha aperto la sua linea, prima in Italia, nel 1964. Da allora i suoi volontari rispondono giorno e notte per dare ascolto e dialogo al malessere di chi chiama.
Racconta il presidente, il professor Guido Maura” Ogni anno arrivano migliaia di appelli, non solo da parte di chi è solo, ma anche da chi cerca proprio uno sconosciuto cui poter raccontarsi senza essere né conosciuto né giudicato. I volontari di S.O.S. Voce Amica, preferibilmente persone giovani, offrono ascolto incondizionato, comprensione e, qualora l’altro lo voglia, aiuto a cercare una propria soluzione al proprio problema. Il rapporto tra chi chiama e chi risponde è infatti del tutto paritario: tra i volontari non ci sono esperti, e una reciproca selezione fa sì che non arrivi a rispondere chi ha forti aspettative proprie o una scala di valori troppo rigida, tanto da condizionare le scelte dell’altro. Per questo viene proposto agli aspiranti volontari un corso di formazione, lungo e curato”. Dicono i volontari “In questo difficile e convulso momento che stiamo vivendo è sempre presente sul territorio l’associazione SOS VOCE AMICA di Genova, che fa parte della rete Centro Virtuale Telefono Amico (CEVITA). Tutti coloro che vivono una situazione di crisi, paura, disagio e stress hanno avuto, anche durante i vari lockdown, la possibilità di avere un contatto via telefono, via mail e via chat con i volontari dell’Associazione. E i contatti, creda, sono stati parecchi, anche perché molti altri telefoni di soccorso in Nord Italia erano inattivi.”
Il numero telefonico è 010/5705857 Per le mail e le chat, collegarsi a [email protected] Dunque a breve un corso di formazione che mira a promuovere un ascolto emotivo non solo dell’altro, ma in primo luogo di se stesso. Per questo, diventare volontario di S.O.S.Voce Amica, è un’esperienza che porta un cambiamento profondo nel rapporto con se stessi e con gli altri. Per quanto vi sia un gruppo, in cui si condivide e si cresce, si tratta di un percorso interiore personale, reso ancora più forte dall’anonimato: chi diventa volontario si impegna a rispettare al massimo la privacy di chi chiama, a non divulgare all’esterno il contenuto delle telefonate, e anche la propria appartenenza al servizio. Conclude Maura “Genova, città riservata, ma di grande cuore, con un tasso di volontariato fra i piu alti d’Italia, ha sempre fornito numerosi operatori che nel tempo si sono alternati per assicurare a chi sta male la possibilità di parlare in ogni momento con qualcuno. Se sei interessato all’altro e capace di ascoltare, può essere che questo sia il tuo momento”.
Le richieste d’aiuto arrivano anche dai giovani, e sempre di più. Generazione che col telefono ha una dimestichezza tutta sua. Cosi l’associazione anni fa si è messa su internet e ha aperto una pagina facebook. Se le telefonate richiedono una scrematura (perchè nelle chiamate c’è di tutto, dallo scherzo all’insulto) la pagina bianca della mail è una motivazione in piu a chiedere ascolto davvero, a non bluffare. E’ già un filtro di per sè.
Dunque per diventare volontari è necessario il superamento di un corso gratuito. Conclude il presidente Maura, ribadendo un concetto fondamentale “Il corso non insegna ad essere adeguati a dare un consiglio tout court m a sviluppare elementi di comunicazione che l’aspirante volontario puo avere in sè, a farli emergere, per capire se è in grado di dare un certo tipo di ascolto. Ci si mette alla prova insomma. E se impari ad accettare quel che sei, impari ad accettare l’altro “. E puoi far parte della squadra.
Per diventare un turnista del Telefono Amico è in partenza un corso di formazione on line , gratuito, della durata di tre mesi a scansione settimanale. La scadenza per le iscrizioni al corso è fissata all’8 marzo utilizzando il sito www.voceamica
Solo per informazioni e iscrizioni: 338.37.47.928 o mail to:[email protected]
Nell’immagine Melancholia di Edvard Munch 1891
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