AL VIA L’ITALIAN STAR BALLET

Domenica 22 ottobre a La Spezia la campionessa paralimpica Chiara Bruzzese, insieme al compagno di ballo Carlo Froi, parteciperà all’Italian Star Ballet 2023

SABRINA ROSSI

È già iniziato il conto alla rovescia per la terza edizione dell’Italian Star Ballet, un evento internazionale che si svolgerà dal 20 al 22 ottobre presso il PalaMariotti di La Spezia, il “Galà della danza sportiva” dedicato alle Danze IDO (International Dance Organization). Per quest’anno le competizioni riguarderanno le discipline di Latin Style, Danze Caraibiche e Para Dance. Ci si aspetta una grande partecipazione di atleti e di pubblico.

Anche il territorio di Quiliano verrà rappresentato in questa importante competizione dalla campionessa paralimpica di danza in carrozzina Chiara Bruzzese insieme al compagno di ballo Carlo Froi, ASD Semplicemente Danza. I due atleti recentemente hanno anche ricevuto la lettera di convocazione ufficiale da parte della FIDS ai Campionati Mondiali del settore Freestyle Wheelchair Dancing che si svolgeranno dal 24 al 26 novembre.

Domenica 22 ottobre Chiara Bruzzese scenderà in pista con esibizioni che porterà poi ai campionati mondiali, sia in Solo, sia nel Combi con il ballerino Carlo Froi. Un buon allenamento e una buona occasione per confrontarsi con gli avversari, ma soprattutto per mettersi alla prova. Gli atleti saranno accompagnati in gara dalla coreografa quilianese Emilia Briano, che sempre con tanta cura e passione segue costantemente.

“Affronteremo questa competizione come rodaggio, ci servono la postazione corretta e l’adrenalina di una gara, in modo da essere ancora in tempo a correggerci in vista dei mondiali di novembre – dichiara la coreografa Emilia Briano – Ci stiamo allenando in maniera regolare e intensiva circa tre volte la settimana, facciamo ripasso, pulizia per poter arrivare alla gara il più preparati possibile e con una maggiore sicurezza. L’adrenalina che suscita una gara crea le basi, la memoria e la forza…tutto ciò di cui gli atleti hanno bisogno. Oltre a Chiara e Carlo, in totale porterò quattordici coreografie con tantissimi ragazzi della scuola, ma tutte di grande qualità e di spessore. C’è un continuo studio e in tempi ristretti, ma questi ragazzi davvero ci mettono tutto l’impegno! Vedo in loro un bellissimo cambiamento, si cimentano in coreografie diverse, in passi diversi ma anche in storie diverse. Hanno presenza e soprattutto tecnica e personalità diverse, sono sempre a cambiare e a giocare con loro stessi, per trovare delle nuove sfaccettature. C’è anche tanta memoria in loro e questo è un aspetto fondamentale”.