Giocare la partita più importante durante la pandemia.
SABRINA ROSSI
Cosa ci rimane secondo il maestro Renzo Tassinari di questa lezione?
“Stiamo affrontando giorni molto difficili – voce calma, riflessiva – Per tutti”. “La paura, la rabbia, lo sconforto sono le emozioni che più rimbombano in ognuno di noi. Chiusi in casa, le giornate scorrono lentamente a differenza dei pensieri e delle preoccupazioni. Quando questo incubo potrà finire, quando si potrà riavere una vita normale senza paure, per sé e i propri cari, quando si potrà riaprire la propria attività per portare avanti ciò che è stato interrotto e guadagnarsi da vivere. Allora la partita sarà vinta”.
Questo è anche il pensiero di Renzo Tassinari, un campione che di sfide se ne intende.
Professore storico di educazione fisica delle scuole medie di Valleggia, ora in pensione, nonché campione ligure di tennis over 60.
Un combattente che accetta sempre le competizioni e lo ha dimostrato anche in questi giorni di severe restrizioni a causa del coronavirus. Difatti non si è arreso, ha continuato ad allenarsi, in casa, in compagnia della moglie seguendo videolezioni su Zoom per svolgere attività fisica, ma anche da solo, al mattino.
Ma, si sa, non è come fare allenamento all’aperto, prendendo una boccata d’aria fresca e in compagnia degli amici.
“Dello sport mi manca tutto – afferma Renzo Tassinari – Mi manca molto il poter svolgere attività all’aperto, anche con gli amici, ma in generale il contatto umano”.
Il resto del tempo, nell’arco della giornata, si dedica anche ad altre attività. Suona la chitarra, suona il pianoforte, canta. Attività creative anche queste, insomma. La musica libera la mente e distrae dai pensieri, dando sfogo anche ad altre abilità e riscoprendosi sempre.
Ma in Renzo Tassinari traspare anche la nostalgia quando racconta delle figlie e dei nipoti. Non potendo vedersi, si chiamano quotidianamente, anche attraverso videochiamate per sentirsi meno lontani. Il suo pensiero va anche verso la mamma di 90 anni che ha bisogno di cure, attenzioni, affetto. Specialmente in questo momento complicato e più critico per le persone anziane. Per fare del bene e per farla sentire meno sola.
Un vincente, quindi, non solo nello sport, ma anche nella vita. Una persona che viaggia con il pensiero positivo verso questa prossima riapertura e si presta sempre per aiutare e sostenere gli altri. Ma che spera di poter uscire presto da questa situazione per tornare a praticare il suo sport, il tennis, la sua passione da sempre e ad aiutare i più giovani nella ricerca di un lavoro.
“Io sono abbastanza positivo per questa riapertura – afferma ancora Tassinari – Spero le persone inizino a circolare nel rispetto delle normative e con le dovute precauzioni. Se tutto va bene penso che verso la fine di maggio si potrebbe avere una ripresa più facile”.
Anche le brutte esperienze come questa insegnano qualcosa per Renzo Tassinari, proprio come la sconfitta in una competizione sportiva. Ci si riscopre, si cerca di migliorare, ci si rende conto che è più importante condividere le proprie passioni con gli altri.
“Allo stesso tempo – chiude il prof Tassinari – sono anche giorni che portano a farci riflettere su cosa sta accadendo, su come affrontare questa nuova e dura prova che la vita ci presenta.
Si cerca di andare oltre, di guardare avanti e pensare in positivo in attesa di un futuro migliore”.
Un’esperienza che oltre a tanti aspetti negativi, ha lasciato qualcosa di positivo da insegnare.
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