Un pugno di libri per andare oltre l’autismo.
ELENA GIANASSO
Basta una piccola libreria magari in legno, un luogo aperto al pubblico, la sala di attesa di uno studio medico, di un parrucchiere, di un centro estetico, di una farmacia aggiungi una manciata di libri ed ecco che ci si ritrova davanti ad una book box. Di cosa parliamo? Questa mini biblioteca è la parte pratica di un progetto ideato da Marilena Zacchini, educatrice professionale che lavora con persone affette da disturbo dello spettro autistico, che ha come scopo l’inserimento e l’inclusione nella società di soggetti autistici. Il progetto, partito anni fa dalla regione Toscana, si è via via allargato ad altre regioni, tra cui il Piemonte e la Lombardia per spingersi fino al Trentino ed ora sta per arrivare in Liguria, a Savona e Quiliano. Nel nostro territorio la book box è nata e si è sviluppata attraverso le sinergie dell’associazione “Guardami negli occhi”, la cooperativa sociale “progetto città”, le Amministrazioni comunali e la Asl 2 savonese. Alcune librerie locali hanno creato punti di raccolta dei libri donati destinati al progetto, contribuendo anch’esse con alcuni volumi.
UN GRANDE PROGETTO PER AIUTARE I RAGAZZI
Per promuovere il progetto l’associazione “Guardami negli occhi” ha varato una serie di iniziative rivolte alle classi elementari per creare testi unici e coloratissimi da inserire nelle speciali biblioteche oltrepassarndo così anche il muro di diffidenza e timore che spesso circonda il mondo dell’autismo, pieno di molte sfaccettature.
I ragazzi coinvolti, con l’aiuto di un educatore specializzato si occuperanno di raccogliere, catalogare i libri, donati dalle case editrici ma anche da singoli cittadini e inserirli nella book box. Periodicamente si provvederà ad aggiornare la piccola biblioteca. Il progetto si basa su due principi fondamentali, definire gesti semplici che i ragazzi siano in grado di compiere (mettere e togliere i libri da una borsa per riporli sullo scaffale), utilizzare oggetti che i ragazzi con problematiche dello spettro autistico amano particolarmente e i libri per forma, colore e profumo rientrano tra questi.
I libri dovranno però avere caratteristiche particolari, non essere troppo lunghi, facilmente maneggevoli e colorati.
La pandemia ha rallentato l’avvio del progetto, speriamo che ora si possa partire con lo sprint giusto, i libri possono essere strumento di inclusione e di cura in una città insignita per il secondo anno consecutivo del riconoscimento “città che legge”.
Ultimi articoli
U15, UN ESORDIO VINCENTE
PREMIAZIONE PER LA RITMICA
UNA STORIA DI INCLUSIONE
NIENTE DONNAIOLA, MA SITO MEGALITICO
UOMINI DI RESISTENZA
CON LAURA BRATTEL ALLA DONNAIOLA
RACCOLTA GIOCATTOLI
DANZA, VERSO GLI EUROPEI DI PRAGA
LE EMOZIONI DI GRANACCIA E ROSSI DI LIGURIA
LA MASTERCLASS DI GRANACCIA E ROSSI