Il parroco don Michele Farina spiega le ragioni che lo porteranno a lasciare le quattro parrocchie quilianesi dopo tre anni
MARCO OLIVERI
Monassao, un recente villaggio della Diocesi di Berbérati, nel sud-ovest della Repubblica Centrafricana, in una zona isolata, immersa nella foresta e popolata da un’etnia di pigmei. Questo, il futuro di don Michele Farina che, dal prossimo 5 giugno, lascerà le parrocchie di Quiliano, Valleggia, Roviasca e Montagna, guidate dal 2018, per partire in missione in Centrafrica.
Una scelta di vita maturata nello scorso anno, in piena pandemia, accompagnata dai consigli del Vescovo Marino, supportata, anche se a malincuore, dalla comunità religiosa quilianese e soprattutto legata alla lunga esperienza del sacerdote nel campo dell’attività missionaria.
«La missione mi è sempre rimasta nel cuore, soprattutto dopo i sette anni trascorsi a Cuba, che hanno segnato la mia vita di prete – spiega don Michele, già attivo nel Centro Missionario Diocesano – così, mi sono chiesto se, negli anni a venire, come sacerdote, la mia strada fosse nuovamente quella del missionario».
Una vita non troppo diversa da quella di un parroco, svolta solo in luoghi diversi dalla realtà quotidiana e in contesti più poveri e semplici: «Quello che cerco è vivere il Vangelo nell’essenziale, condividendolo con le persone – continua – partirò probabilmente tra dicembre e gennaio con un altro sacerdote della Società Missioni Africane, dovremo stare attenti negli spostamenti, poiché, sebbene la zona non sia particolarmente pericolosa, il Centrafrica versa in una situazione politica molto instabile e ogni anno, nel periodo delle elezioni, si possono registrare tensioni da parte di gruppi di ribelli, perlopiù provenienti da aree limitrofe».
Nei mesi precedenti, don Michele si preparerà alla missione: «Prima studierò la lingua locale, ovvero il francese, per cui dovrei inoltre andare, da settembre, qualche mese in Francia – conclude Farina – dovrò anche imparare la spiritualità della Sma, con la quale la Diocesi di Savona ha stretto una convenzione di tre anni rinnovabili per la mia permanenza».
Don Farina saluterà i fedeli quilianesi venerdì 28 maggio, in un incontro sul campo della Società di Mutuo Soccorso di Valleggia, ma resterà parroco di Quiliano fino al sabato successivo, 5 giugno, quando, nello stesso luogo, si insedierà ufficialmente il successore don Alessio Allori.
Quilianese d’origine, la nuova guida delle quattro parrocchie locali farà infatti il suo ingresso, accompagnato da don Cyriaque, che resterà vice parroco, con una celebrazione pomeridiana a cui parteciperà anche il Vescovo Marino.
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