Il ruolo del Gruppo di Azione Locale “Valli Savonesi”, tra bandi e sinergia con il Comune di Quiliano e le associazioni di categoria
MARCO OLIVERI
Un bando rivolto ai piccoli agricoltori, per impiantare “cultivar” che rischiano di non essere più coltivate sul territorio; inoltre, il consiglio di una maggiore aggregazione tra i produttori locali. Questa, la ricetta per la valorizzazione dell’albicocca di Valleggia prospettata dal Gruppo di Azione Locale “Valli Savonesi”, intesa prevista da normative europee, recepite a livello nazionale e regionale, che si riunisce in un partenariato costituito da soggetti pubblici e privati, come i Comuni e imprenditori locali rappresentati dalle associazioni di categoria, tra cui la Confederazione Italiana Agricoltori di Savona.
Capire che cosa serve al territorio e sviluppare progetti che comportino bandi di finanziamento per interventi, la missione del G.A.L. savonese, soggetto presente dal 2016 con l’incarico di investire parte dei fondi del “Piano regionale di sviluppo rurale” in progetti che nascono dal territorio.
Una realtà, attualmente al terzo periodo di programmazione, di cui l’amministrazione di Quiliano fa parte fin dall’inizio. «Il Comune è sempre stato attivo nella proposta di iniziative – afferma Osvaldo Geddo, presidente del G.A.L. “Valli Savonesi” – con il rinnovo dell’amministrazione, questo rapporto si è intensificato con l’organizzazione di diversi incontri».
Particolarmente appetibile per i coltivatori dell’albicocca di Valleggia, un bando da 275mila euro, tuttora aperto, redatto dal partenariato, che recita “Impianto antiche cultivar locali di specie da frutto e recupero castagneti da frutto di varietà locale”.
«Gli agricoltori quilianesi interessati agli impianti di albicocchi possono presentare domanda, in quanto il bando è dedicato a tipiche “cultivar” dalla coltivazione territoriale – continua – l’avviso presenta parametri più accessibili rispetto a quelli previsti dalla Regione Liguria, in quanto lo spirito del partenariato è adattare i requisiti degli schemi regionali alle esigenze del territorio, contrattandoli con la Liguria, il Ministero e l’Agea».
Infine, uno degli obiettivi futuri che il G.A.L. “Valli Savonesi” intravede per la promozione dell’albicocca valleggina è affiancare l’impegno profuso dal Comune ad una dimensione più miratamente economica: «Al di là degli impegni istituzionali, si potrebbe formare un consorzio di valorizzazione o affidare progetti simili alle cooperative locali – conclude Geddo – l’albicocca di Valleggia è una varietà che genera numeri contenuti ma è un valore aggiunto che potrebbe ottenere un buon prezzo sul mercato locale, in quest’ottica, la spinta del soggetto pubblico potrebbe incentivare i privati ad aggregarsi tra loro».
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