I “CIOCIARI” DI QUILIANO

La comunità originaria di Colle san Magno, da anni radicata sul territorio quilianese, vuole essere riconosciuta ufficialmente dal Comune

MARCO OLIVERI

C’è un po’ di Ciociaria anche a Quiliano. Numerosi, infatti, sono i cittadini originari di Colle san Magno, località ai piedi del monte Cairo, in provincia di Frosinone, che oggi sono radicati da generazioni sul territorio quilianese. Una presenza dovuta alle emigrazioni di intere famiglie che, dal secondo dopoguerra fino agli anni Sessanta, hanno lasciato i paesi sulle alture del Lazio per cercare lavoro in Liguria e nel Savonese, dove, in seguito, si sono stabiliti a vivere.
Oltre un centinaio di nuclei familiari, sparsi soprattutto tra Quiliano, Valleggia, Vado Ligure e Savona, i quali formano una vera e propria comunità che vorrebbe essere riconosciuta ufficialmente dal Comune quilianese.

«Mi piacerebbe che la nostra comunità venisse costituita innanzitutto da atti amministrativi di entrambi i Comuni, sia da parte di Quiliano, per cui siamo da tempo in contatto con il sindaco Nicola Isetta, sia da parte di Colle san Magno – spiega Mario Di Murro, tra i promotori dell’iniziativa e discendente di una delle prime famiglie che dalla Ciociaria si trasferirono a Savona – in seguito, vorrei che questa comunità si strutturasse dal punto di vista sociale, con l’elezione di un rappresentante, il coinvolgimento di giovani e iniziative di assistenza sul territorio, infine, sarebbe bello avviare scambi di esperienze e di prodotti tra i due Comuni, in quanto la vocazione agricola di Colle san Magno e la sua produzione di tartufi e pastorizia potrebbe trovare più di un punto di contatto con l’economia di Quiliano».

Un progetto per concretizzare un’amicizia tra due comunità che, negli anni, non ha mai dato luogo ad iniziative condivise e che quest’anno, è stata rallentata dall’emergenza Covid-19: «Al momento sto raccogliendo in un elenco i nomi di tutte le famiglie di Colle san Magno presenti sul territorio – conclude – torno al paese solo sporadicamente, l’ambiente di Quiliano è meraviglioso, ha dato molto alla nostra comunità e mi ricorda Colle san Magno nel paesaggio boschivo che lo circonda ma anche quando incontro i miei conterranei: ci riconosciamo facilmente dall’accento, una caratteristica che nessuno di noi ha mai abbandonato».

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