“Stiamo facendo la conta dei danni della seconda ondata di maltempo e abbiamo attivato la procedura con la Regione per lo stato di calamità naturale“. Sono queste le prime parole del sindaco Nicola Isetta, a due giorni degli eventi metereologici che hanno colpito pesantemente tutto il territorio quilianese.
ALESSIO DE LUCA
Tanta paura con la fuoriuscita dagli argini del Torrente Quiliano che ha riportato alla mente, di molti cittadini le immagini, dell’alluvione del 1992.
Ma la reazione della cittadinanza e dei volontari della Protezione Civile è stata tempestiva ed ha evitato il peggio.
“Vorrei ringraziare tutti i volontari, i dipendenti comunali e i cittadini che sono intervenuti prontamente e hanno acconsentito ad un rapido ripristino della circolazione.”
Le immagini del Torrente che fuoriesce dagli argini sicuramente hanno suscitato forti emozioni, ma le situazioni più critiche rimangono nell’entroterra. “Lungo la valle dei Tecci, sulla strada per Roviasca in località Vaccamorta, dove è crollato un ponte, sulla strada della Trexenda e in località Verdona. Queste sono le criticità che richiederanno gli interventi più cospicui.”
Emerge un quadro in cui gli enti locali da soli non riescono a sobbarcarsi tutti gli oneri. Gli interventi, su un territorio come quello quilianese, esteso per 50km richiederanno, gioco forza, una sinergia tra Regione, Provincia e Comune. “I primi interventi di ripristino delle strade siamo riusciti ad attuarli con le nostre risorse ma per la complessità della situazione è necessario un aiuto da parte della Regione e della Provincia”. Così conclude l’intervista il primo cittadino quilianese, che potete ascoltare integralmente al video sul canale YouTube.
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