La classe 3C della scuola media di Valleggia è scesa in piazza a Savona a favore del reparto di pediatria dell’ospedale San Paolo
ANDREA OLIVERI
“Essere felici perché si fa felici gli altri”: è quello che i ragazzi della 3C dell’Istituto Comprensivo di Quiliano hanno dimostrato nella giornata di sabato scorso, quando sono scesi in Piazza Sisto IV con nessun altro proposito se non quello di fare del bene. E nel nome di una passione, quella per la poesia.
“Siamo una classe che ha avuto un’idea, ovvero fare beneficienza per i meno fortunati tramite la poesia” afferma con convinzione Lorenzo Pellegrin, uno degli studenti fautori del progetto “Una poesia per un sorriso”; lui e numerosi altri suoi compagni hanno letteralmente invaso la centralissima piazza savonese con fare giocoso, colorato, convinto (e convincente) per chiedere a gran voce un contributo alla cittadinanza della città della Torretta (e a chiunque si trovasse lì di passaggio) per i bambini ricoverati nel reparto di pediatria dell’ospedale San Paolo; il tutto in cambio di poesie di propria composizione: ” Noi scriviamo poesie come divertimento, come sfogo e per esprimere le nostre emozioni – racconta il giovanissimo Lorenzo, per nulla intimidito nel cimentarsi in questo nuovo e inedito ruolo di venditore di emozioni in versi, e neanche dalla presenza dei numerosi stranieri presenti in città: “Stamattina ho venduto poesie a dei turisti francesi – ammette divertito – e i miei compagni ad altri francesi e spagnoli, il fatto che sia sbarcata la nave Costa per noi è stata un’ulteriore occasione per vendere qualche poesia”. E quando gli si chiede che emozione prova nel compiere quest’azione concreta per aiutare gli altri, Lorenzo risponde emozionato: “Pensare che un bambino faccia un sorriso grazie a me è la cosa più bella che mi possa succedere, è una sensazione che non si può descrivere, ma solo provare”.
Ma questi volenterosi poeti in erba non sono stati soli nell’allestire il banchetto e a confezionare a regola d’arte i propri componimenti da vendere, ma accompagnati passo passo e motivati dai propri professori, tra cui le docenti d’italiano Francesca Bergadano e Marzia Corneglio: “C’è stata una bella partenza – racconta quest’ultima – abbiamo visto la città rispondere bene, numerose persone di tutte le età si sono avvicinate al banchetto e hanno chiesto informazioni”. Non solo, hanno altresì visto i ‘loro’ ragazzi belli carichi per un nobile obiettivo: “Hanno capito che la poesia è un mezzo d’espressione fondamentale – le fa eco la collega Bergadano – essere felici perché si fa felici gli altri, così ha detto una nostra alunna in classe, è il sentimento che sottende bene lo spirito di questa iniziativa”.
Ma perché la poesia è ancora così importante ai giorni nostri? “Personalmente a me la poesia ha salvato la vita tante volte, nel senso che scrivendola e leggendola ho potuto superare momenti non facili della mia vita” ammette la Bergadano – “E’ l’espressione più intima di quello che abbiamo dentro e di ciò che sentiamo nei confronti del mondo – le risponde la prof. Corneglio – è come immergersi dentro di sé ed entrare in contatto con la parte più vera di ognuno di noi”.
Sabato mattina non hanno fatto mancare il proprio supporto a “Una poesia per un sorriso” neanche l’Assessore allo sport e allo sviluppo economico del Comune di Savona Francesco Rossello e il Primario di Pediatria e Neonatologia Alberto Gaiero – quest’ultimo importante trait d’union tra l’Istituto di Quiliano e l’associazione “GaslinInsieme” che provvederà a versare il ricavato direttamente al reparto pediatrico dell’ospedale cittadino – i quali hanno incontrato e ringraziato uno ad uno gli studenti. Curando di riservarsi anch’essi qualche poesia a firma dei giovani poeti quilianesi della Terza C.
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