LA REGINA SULLA TORTA

La pasticceria “San Pietro” di Valleggia omaggia la “regina bionda” con torte e gelato per la festa dell’albicocca

MARCO OLIVERI

Tre tipi di torte e gelato artigianale, un denominatore comune: l’albicocca di Valleggia come ingrediente. Questa, l’iniziativa con cui, quest’anno, la pasticceria “San Pietro” dell’omonima via, nella frazione quilianese, festeggia il frutto nel periodo della festa dedicata alla “regina bionda”.

Infatti, l’attività gestita da Michele Molinar e Maria Luisa Diodati propone dolci specialità che hanno la Valleggia come protagonista: dalla ricetta originale della torta di farina di mandorle, farina di riso e albicocche al dolce “Amanda”, con la delicata e sottile crema di albicocca valleggina sulla base, fino alle crostate con la marmellata di albicocca o con il frutto intero come guarnizione e il gelato al gusto di Valleggia, preparato al naturale e senza conservanti. Insomma, la “regina bionda” declinata – è proprio il caso di dirlo – in tutti i…gusti.

«Il gusto, la bontà, ma soprattutto la dolcezza sono le principali peculiarità dell’albicocca di Valleggia, indipendentemente dal fatto che il frutto sia ancora acerbo oppure invece pienamente maturo – spiega la titolare Maria Luisa Diodati – potremmo preparare queste torte o il gelato con un altro tipo di albicocca, ma non otterremmo mai la stessa resa, perché i piatti a base di Valleggia sono particolari e unici».

Un omaggio al frutto quilianese per eccellenza che la pasticceria “San Pietro” rinnova ogni anno e che, attualmente, è pensato anche in mancanza della tradizionale festa dell’albicocca che, quest’estate, non ha potuto svolgersi a causa dell’emergenza Covid-19.

«Quando l’evento si svolgeva sul campo della Società Cattolica “San Giuseppe” di Valleggia, ricordo che servivamo questi prodotti, dalle torte frangipane alle crostate, in teglie dalle dimensioni 60 x 40 – conclude il titolare Michele Molinar – dividevamo i dolci in grandi fette quadrate e le distribuivamo ai presenti grazie all’aiuto delle signore della Società».

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