I “Percorsi che resistono” a Quiliano si fanno in 3: 56 luoghi, una cinquantina di storie, 15 manifesti e un libro
MARCO OLIVERI
Cinquantasei luoghi del territorio quilianese, altrettanti codici QR, una quindicina di manifesti e un libro, per suggellare il tutto. Si fa in tre, “Percorsi che resistono”, il progetto innovativo dedicato alla Resistenza, che coniuga la memoria e la tecnologia moderna e che, a breve, diventerà anche un’esperienza diretta, con l’installazione delle singole targhe in tutte le vie, monumenti ed edifici dedicati ai partigiani, dei quali sarà possibile conoscere la storia. Tappe già consultabili sulle cinque mappe generali appena inaugurate dal Comune nello scorso weekend a Quiliano, Valleggia, Cadibona, Montagna e Roviasca.
Volume che è stato già utilizzato più tradizionalmente, durante le varie presentazioni del progetto che si sono susseguite sul territorio tra sabato 25 e domenica 25 aprile, per la lettura delle storie di alcuni personaggi della Resistenza quilianese, come don Nicolò Peluffo (Quiliano), Mario De Grossi (Valleggia), Nicolò Pollero (Montagna) e Bruno Ferro (Roviasca). Momenti ai quali sono stati invitati a partecipare anche parenti e amici dei martiri partigiani di allora.
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