Il Comune nel sistema portuale savonese con il masterplan dell’Autorità Portuale che prevede il completamento dello scolmatore
MARCO OLIVERI
Quiliano entra a pieno titolo all’interno del sistema portuale savonese. Infatti, c’è anche il Comune quilianese tra le sei amministrazioni del territorio coinvolte nel masterplan che l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale sta progettando per lo sviluppo del porto di Savona-Vado Ligure e del comprensorio circostante ad esso collegato.
Per la prima volta, Quiliano diventa così interlocutore dell’Autorità Portuale, insieme ai Comuni di Bergeggi, Vado Ligure, Savona, Albissola Marina e Albisola Superiore che, venerdì scorso, 9 luglio, sono stati invitati a Genova dalla Regione Liguria e dall’Autorità di Sistema Portuale per prendere visione del piano strategico di interventi futuri finalizzati allo sviluppo del territorio savonese nelle interazioni con le attività portuali.
Per quanto riguarda l’ambito quilianese, tra le infrastrutture programmate e inserite in questo documento di pianificazione, sotto la regia dell’ente regionale e della Provincia di Savona, vi è il completamento dell’intervento di mitigazione del rischio idraulico del Rio Pilalunga. Un progetto che riguarda la realizzazione di uno scolmatore sotterraneo nel greto del torrente Quiliano, in attesa di essere ultimato da un decennio.
«Se il porto ritiene che il nostro Comune può essere strategico per le sue attività, noi siamo disponibili a discuterne in modo ampio, senza svendere il territorio, ma prevedendo una sua crescita compatibile ed equilibrata – dichiara l’assessore allo sviluppo economico Silvio Pirotto – l’inserimento di Quiliano in questo masterplan è un grande traguardo, in quanto si tratta di un riconoscimento della nostra comunità come parte di un progetto importante».
L’amministrazione quilianese riprende così i rapporti con l’Autorità Portuale già avviati nel 2009, con l’accordo di programma, stipulato insieme al Comune di Vado Ligure, che conteneva alcuni punti per cui Quiliano poteva entrare a far parte del sistema portuale di Savona: «Abbiamo ritenuto prioritario chiedere la conclusione del progetto dello scolmatore, a metà dal 2009 – continua – quando l’opera verrà finanziata, sarà possibile mettere in sicurezza anche la zona compresa tra il deposito Sarpom e la foce del torrente che, in occasione di alluvioni, ha una portata d’acqua maggiore».
Il progetto dello scolmatore, infine, non è l’unico motivo che ha spinto il Comune quilianese a dialogare più attivamente con l’ente portuale: «Un’altra istanza che vogliamo affrontare e portare a conoscenza dell’Autorità Portuale riguarda un nostro ruolo più centrale, in quanto sede della Sarpom, importante terminal petrolifero che contribuisce allo sviluppo del porto», conclude Pirotto.
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