Accanto alla vocazione agricola, san Pietro in Carpignano è anche un sito archeologico da valorizzare con idee e percorsi
MARCO OLIVERI
L’intero weekend che il Comune di Quiliano ha dedicato all’albicocca di Valleggia è stato inoltre occasione per mettere in evidenza la risorsa del territorio costituita dalla località di san Pietro in Carpignano, sede di diversi momenti della kermesse ideata intorno alla valleggina, dal convegno di venerdì 2 luglio al mercato di domenica 4.
Infatti, oltre a rappresentare la storica vocazione agricola della comunità quilianese, san Pietro in Carpignano è un parco archeologico e naturalistico che può essere ulteriormente valorizzato e reso fruibile anche da visitatori e turisti.
Così, l’incontro che venerdì scorso ha unito archeologia e agricoltura, presentato dall’assessore all’ambiente Cinzia Pennestri, ha permesso di approfondire il progetto di riqualificazione e ampliamento a cui sta lavorando la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle province di Savona e Imperia, tramite il funzionario archeologo Silvana Gavagnin.
Un percorso archeologico ad anello, pannelli didattici con collegamenti multimediali a social network e contenuti audio, sfruttando la tecnologia dei codici Qr, per la realizzazione di guide interattive con cui incuriosire le nuove generazioni, ma anche approfondimenti delle problematiche legate alle disabilità con itinerari tattili e perfino una proposta che riguarda il mondo del “gaming”, tra le idee illustrate al pubblico da Fabrizio Geltrudini, archeologo dello Studio Regio IX Liguria a Rapallo: «Si potrebbe realizzare un gioco interattivo per permettere ai visitatori più giovani di muoversi all’interno del parco di san Pietro in Carpignano e conoscere lo sviluppo delle fasi legate al complesso archeologico e architettonico, dall’età romana al post Medioevo», spiega Geltrudini.
«Oltre all’attività di scavo, questi lavori si svilupperanno in futuro attraverso un atto di collaborazione con la società Fera, titolare di un intervento per l’installazione di pale eoliche sul territorio – dichiara il sindaco Nicola Isetta – l’operazione aggiornerà le informazioni finora disponibili sul sito archeologico e risolverà alcune situazioni di degrado con una riqualificazione che renderà la località di san Pietro in Carpignano maggiormente fruibile da cittadini e turisti, trasformando il sito in una risorsa viva e concreta e, inoltre, una sorta di palestra dove convivranno le visite in ambito archeologico e le esperienze in campo agricolo legate ai prodotti tipici della nostra comunità».
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