Un itinerario in cui arte, religione e storia si incontrano armoniosamente, creando un’atmosfera unica.
SABRINA ROSSI
Un percorso spirituale che inizia dalla piazza della Chiesa di Valleggia, in cui si possono ammirare la Chiesa Parrocchiale, composta da un’unica navata con quattro cappelle laterali decorate a stucco intorno alla metà del Settecento, e l’Oratorio di San Sebastiano, consacrato il 19 gennaio 1773. La Chiesa Parrocchiale è stata invece consacrata il 19 marzo 1641 dal Vescovo di Savona Francesco Maria Spinola e dedicata al SS. Salvatore di Valleggia e San Giuseppe.
Trovandosi tra i due edifici religiosi, si percorre la strada che si trova sul lato destro dell’oratorio, via Cirano Bellotto (partigiano trucidato dai nazifascisti), per arrivare nelle vicinanze della Scuola elementare “Peressi”. Cinquanta metri dopo si svolta a sinistra e si seguono le indicazioni per Valleggia Superiore, una via tra antichi e alti muri in pietra risalenti a epoche diverse. Infatti, osservando la tessitura muraria, si può notare come questi muri, costruiti per contenimento e protezione, siano stati innalzati a più riprese; nella parte finale, si possono osservare i cocci di bottiglia fissati a difesa delle proprietà.
Dopo pochi minuti, si arriva a Valleggia Superiore, o “Valleggia Alta”, la parte più storica per il suo tipico borgo chiuso di epoca medievale. Sulla sinistra è possibile ammirare Villa Garroni, oggi Vignolo, una villa settecentesca che apparteneva al medico Giovanni Battista Garrone che fece costruire nel sottoportico una cappella intitolata alla Beata Vergine e dedicata a San Michele Arcangelo. Il proprietario ospitò più volte il vescovo di Savona Ottavio Maria De Mari durante le visite pastorali alle parrocchie della vallata.
Proseguendo, prima del parcheggio, si svolta a sinistra in via Mario De Grossi per entrare nel cuore dell’antico borgo valleggino e si raggiunge l’antica piazzetta chiamata il Piazzale, in cui sorgevano una casa-torre e il pozzo comunitario. Si esce poi dal lato opposto e, dopo pochi metri, si attraversa una crosa sulla destra che si accosta a muri di vecchie case e di un piccolo palazzo. Attraversato uno slargo, dove un tempo le donne si fermavano a chiacchierare, si prosegue su un sentiero che porta al piccolo ponte sul Rio Meone; alla destra, si può ammirare un grande edificio che nell’Ottocento ospitava un mulino da grano e un frantoio. Seguendo la strada sterrata affiancata da orti, dopo 300 metri circa si raggiunge il quartiere medievale Gagliardi. Nella prima casa sulla destra, secondo la tradizione, nacque padre Cherubino Saccarello, fondatore del Convento dei Cappuccini di Quiliano, verso la metà del XVI secolo. Terminata la discesa, sulla destra si apre un portico che conduce alla cappella dedicata a Santa Rosalia, chiusa da tempo al culto.
Successivamente si prosegue fino all’incrocio, in cui si può notare la presenza di un’immagine votiva di Nostra Signora di Misericordia, voluta dagli abitanti della zona per ricordare il pellegrinaggio mariano del 1949. Si svolta poi a destra e, attraverso via Bellotto, si ritorna alla Piazza della Chiesa.
Clicca sui link qui sotto per i video:
https://youtu.be/RGrgzrShGXs – Valleggia di pietre e fiori
https://youtu.be/rWQpYF83cLk – Valleggia in volo
Per saperne di più
“Vie Storiche del Quilianese”, AA.VV., Quiliano, 2009.
“Valleggia”, brochure sui percorsi storici valleggini, testi di Christian Alpino, pubblicazione a cura del C.I.V. “Vivi Valleggia”.
(Foto di Laura Brattel)
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